venerdì 16 settembre 2011

Stage: come prenderlo in quel posto

Anche io sono vittima del famoso art.11 della manovra finanziaria e per un attimo ho sperato che con la circolare ministeriale potessero riconsiderare la mia candidatura per lo stage appena perduto e che avrei dovuto iniziare questa settimana, purtroppo però pur vivendo nella virtuosissima regione Toscana, mi accorgo che l'assessore Simoncini sta promuovendo una vera e propria battaglia e che la cosa si concluderà chissà quando e chissà con quale esito.

Mi chiedo però se per questa battaglia siano mai stati interpellati i diretti interessati: NOI!!!

Non si può pensare che l'unico modo per difenderci da datori di lavoro disonesti sia eliminare o limitare gli stage. O meglio se si devono limitare allora è meglio eliminarli del tutto così se le aziende avranno bisogno di nuove forze dovranno necessariamente assumere e non più semplicemente prendere stagisti "più giovani".

Mi meraviglio che La Repubblica degli Stagisti abbia proposto un limite come l'età, in Italia la maggior parte dei ragazzi si laurea dopo i 25 anni. Poi, passati i 25 anni di età le proposte di lavoro fioccano dal cielo?

E se limitiano lo stage a soli 6 mesi? tutto si riduce a una questione di fortuna: se fai una bella esperienza bene, altrimenti cambia lavoro!

No. Secondo me è la strada sbagliata. Punto primo: fare la stage è un diritto di tutti, per trovare un lavoro occorre fare esperienza e lo stage può essere un'opportunità in questo senso sia che si abbia 25 anni o che se ne abbia 40, sia che si abbia una laurea da 1 anno o si abbia da 10.

Secondo: ogni stage o tirocinio dovrebbe prevedere un rimborso spese, dignitoso e oneroso. Dignitoso perchè è impensabile che si possano dare soli 500 euro a chi si deve spostare in un'altra città con tutte le spese che questo comporta. Oneroso perchè lo stage possa essere visto da parte dell'azienda come una sorta di investimento.

Poi il punto fondamentale è che possiamo legiferare quanto vogliamo sugli stage, ma non è il vero NOSTRO problema. Il punto è che se non si creano nuovi posti di lavoro, possiamo fare 40 stage o nessuno e non fa alcuna differenza. Bisogna promuovere il lavoro: forse proprio abbassando/dimezzando le tasse alle aziende che creano posti di lavoro. Alla maniera di Obama se non erro.

Questa può essere una proposta per tutelare stagisti, precari, inoccupati, disoccupati, giovani e meno giovani...tutto il resto sono soltanto "chiacchere" sulla nostra pelle.

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