mercoledì 1 dicembre 2010

Roma

Il Grande Raccordo Anulare croce e nessuna delizia dei romani!
Un pò l'invidio questi romani perchè hanno una grande capacità di adattamento alla situazione traffico che per tutti gli altri abitanti dello Stivale è a dir poco da fuori di testa.
Non è come nelle altri grandi città, qui la situazione è drammatica. File interminabili di lavoratori che ogni giorno si intasano, si aggrovigliano e di tanto in tanto (almeno tre volte in un'ora) si accartocciano in ogni parte della Città Eterna. Quando stavo "più al nord" e sentivo parlare di Roma al notiziario del traffico alla radio, i nomi delle strade si susseguivano accompagnati da scenari apocalittici ma la verità è che quei poveri giornalisti non possono affermare l'unica sacrosanta verità: non esiste una strada a Roma che non sia sommersa da veicoli. Se potessero sono certa che direbbero più o meno così: "non possiamo affermare con certezza che stamani a Roma, esista una strada priva di traffico. Vi consigliamo di provare a mettervi in viaggio più o meno il prossimo secolo oppure nell'attesa potreste avviarvi a piedi perchè i tempi di percorrenza a conti fatti sono gli stessi." Invece quei poveretti sono costretti ad elencare esasperati tutte le strade che gli vengono in mente e ogni tanto magari ci scappa pure la rima (con le strade di qui è facile): code tra la Tuscolana e la Prenestina, rallentamenti sulla Tiburtina, vi consigliamo di prendere per via Togliatti che tanto ci metti lo stesso tempo a conti fatti!

Io faccio la passeggera motociclista che sarebbe tutto un altro capitolo. Inalo smog a tutto spiano non appena imbocchiamo il raccordo ed immaginate il mio stupore quando un bel giorno nei pressi dello svincolo della Tiburtina sento il delizioso profumo di biscotti appena sfornati. Il primo giorno che è successo ho pensato che forse avevo fame e l'immaginazione fa brutti scherzi, poi ho accettato con mistico rispetto questo evento che non si verifica tutte le mattine, ma un giorno ho scoperto da dove veniva quel profumino e un pò ci sono rimasta male, più o meno come dire ad un bambino che Babbo Natale non esiste.
Per questo motivo non vi svelerò il segreto, se passate di lì mettete il naso fuori dal finestrino (tanto sarete di certa in fila) e se siete fortunati lo sentirete...

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